L’INVIDIA A CORTE

Dante e Pier delle Vigne vittime delle malelingue

Anche quest’anno il prof. Maurizio Gobbi, ex-docente di storia e filosofia presso il nostro liceo e formidabile divulgatore dell’opera dell’Alighieri in Repubblica, ha tenuto, in occasione del Mese Dantesco 2019 davanti a un folto pubblico di appassionati, una approfondita lectura, incentrata sul XIII canto dell'”Inferno”.

Protagonista delle tragiche vicende narrate dal Sommo Poeta è Pier Delle Vigne, consigliere di Federico II, morto suicida dopo essere caduto in disgrazia agli occhi del sovrano che tanto stimava e a cui aveva dedicato la sua vita. Egli, trasformato in un albero per espiare la tremenda colpa di essersi privato del suo stesso corpo, è ora tormentato dalle abominevoli Arpie insieme agli altri suicidi, mentre a poca distanza dal tetro bosco cagne fameliche smembrano gli scialacquatori, anch’essi violenti contro se stessi in quanto smembrarono il loro patrimonio e le loro sostanze.

Causa primaria del drammatico gesto di Pier Delle Vigne – è lui stesso a raccontarlo a Dante con voce roca e sibilante dopo che questi ha incautamente divelto un ramo della nodosa pianta – è stata l’Invidia, vizio principe delle corti italiane ed europee, in cui le malelingue divulgano pettegolezzi e calunnie per eliminare i più capaci e volenterosi. Così l’illustre politico siciliano, che custodiva i segreti del cuore del suo re, disperato per l’ingiustizia subita, ne compie un’altra, ancora più grave, contro se stesso, uccidendosi e dannandosi per l’eternità.

Risalta al contrario la figura di Dante, che, sebbene invidiato e calunniato dai suoi avversari, non si rassegna e intraprende un viaggio salvifico, in cui la sua missione politica e civile può rinnovarsi a beneficio di tutto il mondo.

La serata, preceduta inizialmente dal sottofondo musicale della “Dante Sonata” di Liszt ed accompagnata dalle suggestive illustrazioni dell’artista romantico Gustav Dorè, si è degnamente conclusa, dopo un excursus sull’iconografia dell’Invidia nell’arte medievale, con la tradizionale interpretazione di Gobbi dell’intero canto, che ha dato la possibilità ai numerosi presenti di gustare appieno la potenza evocativa e poetica delle terzine dantesche.

Il prossimo appuntamento è per giovedì prossimo, 16 maggio, alle ore 21, presso la Sala Conferenze Cassa di Risparmio al primo piano del Palazzo della Mutuo Soccorso, in Via Giovan Battista Belluzzi 1 a  San Marino Città, con la conferenza “Dante e la Filosofia della Natura – Corpo, medicina e sofferenza nella Commedia” del prof. Stefano Palagiano. La Dante Alighieri di San Marino e la Scuola Secondaria Superiore invitano tutti a presenziare numerosi a questo terzo incontro del Mese Dantesco