Premiazione del concorso “Un giorno per Dante 2019-2021: Il principio del mattino”

Il terzo premio, messo a disposizione dalla Società Dante Alighieri e consistente in € 200,00 è stato assegnato ex aequo agli elaborati presentati da due studenti della classe V Scientifico “B”.

A Giacomo De Vito, perché il suo testo, dal titolo Il principio del mattino”, “ha una veste sorprendente e originale: si tratta infatti di una prosa, ma con una riconoscibile cadenza poetica che, alla lettura, ricorda le canzoni del contemporaneo genere rap. Avvalendosi di questa forma originale, l’autore esprime un contenuto molto interessante, con significativi collegamenti tra i temi e concetti del poema dantesco e le dinamiche della società attuale, sia di quella globale che di quella più tipicamente sammarinese. Il testo, particolarmente frizzante e tendente spesso all’ironia, riflette la giovane mente che lo ha scritto e le esperienze del suo mondo: “Durante la precoce esistenza, gioia vien talora da essenze terrene, materiali quanto son le lupe della società nostra. Ahimè, dal duca non vien cacciata ‘sta volta. Fanciulle, vanto e fame di “likes”, vizi ch’agli occhi devono saltar”.

Terzo classificato a pari merito anche Sebastian Jurewicz, con la seguente motivazione: I miei vizi”, questo il titolo del testo, si segnala per il mirabile sforzo di dare veste poetica, con la regolarità di strofe e rime, ad un pensiero personale e ad un’indagine interiore. L’autore – attraverso 4 animali allegorici, rispettivamente un toro, un cane, un corvo e un gatto che si crede leopardo – indaga in modo davvero originale i peccati di ira, invidia, avarizia e superbia. Da una lettera in appendice al testo, indirizzata allo stesso Dante, si evince come colui che scrive sia innanzitutto un giovane essere umano impegnato in un personale cammino di perfezionamento morale: “Caro Dante, ho narrato di animali dalle emozioni umane, ma cos’è l’uomo se non una bestia? Come l’aquila biancone accumula le forze per poter migrare in primavera, così io mi analizzo ed evidenzio i miei vizi, cercando di migliorare in corpo e spirito, per affrontare con più forza il mattino di primavera.

Nicolò Gasperini, studente della V Classico nell’anno scolastico 2019-2020, si è aggiudicato il secondo premio di € 300,00 offerto dalla Società Dante Alighieri. La Commissione ha così motivato l’assegnazione: Il saggio dal titolo “La speranza come radice teologica di una metafisica civile. L’eredità del Dante Laico” è davvero sorprendente per la varietà e puntualità dei riferimenti culturali, che l’autore ha saputo inserire e armonizzare nel percorso logico, impeccabile, delle sue argomentazioni. Attraverso una lucida analisi delle dimensioni, fortemente connesse, del Dante auctor e actor della Divina Commedia, il saggio arriva alla sua tesi: nel viaggio dantesco il cammino spirituale del fedele, ovvero il pellegrino in itinere animato da Speranza e Carità, viene a coincidere con l’apprendistato etico del cittadino. L’autore afferma, infatti, nel finale: “Al pari dell’Alighieri, che da creatore di una traversata titanica approda alla massima beatitudine riconoscendosi creatura, il cittadino autentico diviene tale nel momento in cui riesce a fare in modo che la libertà dialoghi con il senso del limite”.

Il primo premio di € 500,00 del Concorso “Un Giorno per Dante – Il principio del Mattino”, messo a disposizione dall’Ambasciata d’Italia a San Marino, è stato vinto da Diego Salucci, studente della classe IV Classico. Questo testo poetico, dall’accattivante titolo “Quel che resta è la parola”, colpisce da subito per la notevole originalità della contestualizzazione storica, tanto sorprendente quanto misteriosa. Attraverso l’efficace utilizzo della figura retorica della personificazione, l’autore mette a tema nelle parole di un giovane, chiamato “Italiano”, uno dei motivi fondanti della perdurante attualità del massimo Poeta: Dante è il padre ispiratore che si colloca “al principio del mattino” dell’idea di Italia, della coscienza unitaria del popolo italiano, e della lingua comune che esso avrebbe parlato. Le ultime parole del giovane sono infatti: “Sono un dono per il futuro, sono la voce delle labbra che muovo, un messaggero di un tempo lontano e in quel posto, che è un mondo nuovo, tutti mi danno il nome di “Italiano”. Il suo testo sarà pubblicato sull’Annuario Identità Sammarinese del 2021, che uscirà ai primi di dicembre.