GRANDE LEZIONE DI MAURIZIO GOBBI

Terminata la sedicesima edizione del Mese Dantesco con una dotta ed approfondita lezione sull’amore come forza motrice universale

Una splendida conferenza, una vera e propria “Lectio Magistralis”, è stata tenuta martedì pomeriggio dal prof. Maurizio Gobbi nella Sala Alberoni, in un contesto ideale, confortevole e di elevato spessore storico, davanti a un folto pubblico di appassionati.

Il Presidente Franco Capicchioni ha introdotto l’evento, ringraziando tutti coloro che hanno dato il patrocinio all’iniziativa, la SUMS per il contributo economico, poi la Scuola Secondaria Superiore e infine la coordinatrice della Commissione Letture Dantesche, prof.ssa Valeria Martini , che ha curato l’organizzazione del Mese Dantesco di quest’anno. Un ringraziamento particolare ha rivolto alla dott.ssa Lucia Cecchetti, Responsabile della Biblioteca di Stato e Beni Librari, per aver accolto due conferenze, mettendo a disposizione la prestigiosa Sala Alberoni.

Ha poi presentato e quindi passato la parola, come ormai consuetudine del Mese Dantesco, al prof. Maurizio Gobbi, che in ogni edizione ha sempre voluto portare il suo importante contributo.Laureato in Storia e Filosofia, discipline che sono state al centro della sua professione di insegnante nei nostri Licei, rappresenta oggi a San Marino il massimo interprete, studioso e divulgatore della Divina Commedia e del mondo complesso delle opere dantesche, che spesso recita a memoria con passione e che commenta con profonda e rara competenza, entusiasmando il pubblico.

Nella sua conferenza dal tema “L’Amore come forza motrice universale – Dante fra Platone e Aristotele” il professor Gobbi ha tracciato un excursus di alto livello filosofico e letterario, intessuto di considerazioni interessantissime volte a definire il concetto di amore in Dante, declinato in rapporto agli studi effettuati, alla vasta produzione poetica e al contesto delle varie fasi della sua vita.

Ha sottolineato come tutta la vita di Dante sia stata improntata da eros e thanatos, amore e morte, due sentimenti contrapposti che ogni uomo vive nella propria esistenza e che dominano nella narrazione del grande viaggio ultraterreno compiuto dal Sommo Poeta in una dimensione sovrumana, sospeso fra terra e cielo, bene e male, tempo ed eternità alla ricerca della salvezza eterna.

In un vasto panorama di notevole spessore intellettuale, Maurizio Gobbi ha commentato con grande intensità aspetti molto importanti riguardanti la poesia e i poeti del Duecento e del Trecento, toccando anche tematiche morali e culturali davvero affascinanti.

Di grande interesse i collegamenti con il pensiero dei due grandi filosofi greci, Platone e Aristotele, vissuti nel IV e V secolo a. C. che avevano del sentimento dell’amore concetti fra loro molto diversi. Così il professor Gobbi ha illustrato una mutazione graduale e continua della teoria dantesca verso uno stato sempre più perfezionato, molto significativo: dall’ideale degli stilnovisti che consideravano l’amore in senso platonico, etereo, al quinto canto dell’Inferno dove amore e morte trovano il loro fine; quindi la concezione aristotelica dell’amore sale di grado verso il Paradiso dove il sentimento raggiunge il punto più alto, la sublimazione: l’intelletto e il libero volere sublimati in un moto circolare ed uniforme coincidono con la volontà divina.

Così la bellissima conferenza, ricca di significati profondi, non poteva concludersi se non con l’ultimo verso del XXXIII canto del Paradiso “L’amor che move il sole e l’altre stelle” .

Il pubblico presente ha molto apprezzato l’intervento del professor Gobbi; con un doppio fragoroso applauso ha espresso un profondo ringraziamento per la sua disponibilità, per la passione e per la sua grande preparazione nella poetica dantesca che diffonde con semplicità, chiarezza e tanta profondità intellettuale.

Sono memorabili gli interventi al Mese Dantesco degli anni passati, con interi canti recitati a memoria con intonazione magistrale, conferenze nelle quali Gobbi ha affrontato temi ogni volta nuovi e diversi. Occorre ricordare che nel 2018, al termine di una sua lezione, è stata conferita al professor Gobbi una targa con dedica volta a celebrare il suo indefesso e generoso impegno decennale per la Dante Alighieri e per la vita culturale del Paese. Le sue rigorose ed esaustive lecturae hanno sempre dimostrato l’eccellente competenza e la costante dedizione nel trasmettere ai giovani e alla comunità sammarinese la bellezza e la profondità poetica della Commedia, nel suo inestimabile valore intellettuale e civico.